Intervista ad Anita Molino per Portci di Carta

Portici di carta è la manifestazione che da 8 anni invade i portici del centro di Torino con libri ed eventi dedicati al mondo dell’editoria.

Quest’anno l’appuntamento con Il Leone Verde è IN VIA ROMA, A SINISTRA, GUARDANDO PIAZZA SAN CARLO, DAVANTI AL NEGOZIO H&M.

Ecco l’intervista all’editrice Anita Molino in occasione di Portici di Carta!

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 1.    Portici di carta è un’occasione per “mettere in piazza” nel vero senso della parola il proprio modo di fare libri, la propria identità come casa editrice e il messaggio che si vuole lanciare al proprio pubblico di lettori. Quali sono quelli che caratterizzano il Leone Verde?

Il Leone Verde è una casa editrice che si caratterizza per diverse anime, tutte legate però dal sincero interesse di essere onesti nei confronti dei nostri lettori: pubblichiamo solo testi in cui crediamo. I nostri libri spaziano dalle tradizioni spirituali alla maternità ad alto contatto, dalla letteratura al gusto per la buona cucina. Il messaggio che c’è alla base delle nostre collane è: siate consapevoli delle vostre scelte, informatevi prima di decidere, approfondite il vostro lato spirituale e prestate attenzione alle persone che avete intorno… prima di tutto i bambini! Il motto di una delle nostre collane di successo è “Al bambino si deve il più grande rispetto”.

2.     “Al bambino si deve il più grande rispetto”… Ce la spieghi…

Non è mia, bensì è una citazione di Giovenale, vuol dire che bisogna avere cura e rispetto del bambino non solo in quanto nostro figlio ma in quanto individuo in formazione, il quale proprio grazie ai nostri insegnamenti potrà sviluppare la propria identità diventando la persona che in futuro vorrà essere. In questo senso, genitori devono essere consapevoli e responsabili nelle proprie scelte. La collana il Bambino Naturale è proprio questo: fornisce strumenti utili ad essere un genitore “critico”, che non lascia che la società scelga per lui e per il proprio bambino. Bebè a costo zero per esempio insegna ai genitori che si può portare avanti una gravidanza senza per forza spendere tutti quei soldi! Il parto in casa invece guida le mamme e i papà verso un modo di partorire antico e al tempo stesso naturale. Vaccinazioni: il rischio minore è uno studio statistico che apre gli occhi a chi è convinto che vaccinarsi sia l’unica via…

3.    La città e soprattutto i Portici si arricchiscono di librerie nuove e vecchie a disposizione di coloro che per una sera o per un pomeriggio scelgono di fare una passeggiata diversa dal solito. Cosa aggiunge il Leone Verde al “salotto buono” di Torino per allietare i suoi ospiti?

Il Leone Verde di sicuro offre – come già detto – una varietà di titoli e di argomenti. Ma dato che lei mi parla di salotto, non posso fare a meno di consigliare la collana “Leggere è un gusto”, che conta ormai 77 titoli. È una raccolta di suggestioni letterarie, cinematografiche e artistiche, le quali si uniscono alla passione per la buona cucina: è il gusto di leggere, ma è anche il piacere di cucinare ricette legate a opere importanti e personaggi che hanno fatto la storia: come Il piccolo principe, Don Chisciotte, Dalì, Charlie Chaplin, Woody Allen, Calvino e tanti altri.

Attraverso le ricette è anche possibile visitare luoghi lontani o talvolta solo immaginati, per esempio la nostra ultima uscita Il canto del pane ci porta in viaggio per il Mediterraneo attraverso varie qualità di grano.

4.    Torino è sempre stata una città che ha ispirato registi, autori e artisti. Da otto anni è la musa ispiratrice di questa manifestazione. C’è qualche pubblicazione del LV che vede come protagonista le strade, i luoghi e le suggestioni suscitate dal capoluogo dell’editoria italiana?

Be’, proprio a proposito di Leggere è un gusto, abbiamo Gli ossibuchi di Nietzsche ambientato a Torino: nella quarta si dice che la città gli parve “magnifica e singolarmente benefica”. Torino ispirò Nietzsche  a mangiare come si deve e trovo che questa sia uno dei grandi regali che questa città può fare ad ognuno di noi… anche solo passeggiando sotto questi incantevoli portici. È un libro che descrive il singolare filosofo che scopre il piacere delle librerie, dei caffè e delle trattorie, per gustarvi gelati e specialità gastronomiche.

5.    Molti lettori vi conoscono da sempre per le collane nate fin dal 97, altri hanno imparato a conoscervi grazie ai libri del Bambino Naturale. Cosa direbbe ai nuovi lettori, perché bisogna scegliere il Leone Verde? E soprattutto qual è il suo libro preferito tra quelli da lei pubblicati… Insomma cosa ci consiglia?

Se ve lo dico tutti gli altri autori diventano gelosi… li adoro tutti!

Leggete il Leone Verde perché non sono libri inutili, prendetene uno a caso e ve ne accorgerete!

 

 

 

 

 

 

 

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