Apparecchiare con cura

tavola
Anche se ricevete in cucina sappiate disporre la tavola con garbo: tovaglia ricamata di fiandra, di lino, di damasco o, se si tratta di una semplice colazione, anche soltanto un allegro servizio all’americana con sottopiatti rettangolari o rotondi e una striscia centrale coordinata, piatti di porcellana, classici o moderni, bicchieri di cristallo. Le posate siano d’argento o di lega d’argento: questa è meno costosa e molto più pratica perché non si ossida come l’argento e può andare tranquillamente in lavastoviglie.

Particolari decorativi che arricchiscono l’insieme possono essere la presenza di un centrotavola di fiori freschi ma non troppo profumati, purché non tolga la vista del convitato dirimpetto e non ingombri la tavola, e l’uso di eleganti sottopiatti, in lega d’argento, in vermeille, o anche moderni e colorati di vetro o di porcellana, piacevolmente decorati. Sui sottopiatti, che non vengono mai tolti, si pongono i piatti piani ed eventualmente quelli fondi.

Le posate si mettono ai lati del piatto. Coltello e cucchiaio alla destra, le forchette alla sinistra. Cucchiaio e forchette appoggiati sul dorso, la parte tagliente della lama del coltello rivolta verso il piatto. In alto, sopra il piatto, si collocano in orizzontale le posate da dessert, col manico di coltellino e cucchiaino rivolti verso destra e quello della forchettina verso sinistra. Se vengono servite le ostriche, la forchettina apposita va alla destra del piatto.

Le posate più lontane dal piatto sono quelle che vanno usate per prime. Nel caso vengano servite bistecche piuttosto spesse si forniranno agli ospiti, al momento di portare la carne in tavola, coltelli particolarmente affilati e seghettati. Le posate da pesce invece si collocano sulla tavola fin dall’inizio.

In alto, a destra dei piatti, di dispongono i bicchieri: uno grande per l’acqua e uno più piccolo per il vino, da sinistra a destra; a questi si può aggiungere la flûte per lo spumante o lo champagne.

A sinistra, a fianco del piatto principale, trova posto la mezzaluna o il piattino da insalata, se questa è prevista nel menu; un poco più in alto, sempre a sinistra, il piattino del pane. Anche il tovagliolo è preferibile sia messo a sinistra, piegato nel modo più semplice.

L’insalata va sempre offerta in un recipiente di vetro, di cristallo o di porcellana, mai di metallo, e anche le posate di servizio non devono essere di metallo ma di osso, di legno o di plastica trasparente.

Prima di mettere i piatti da frutta o da dessert si devono togliere il pane, i salini, le briciole. Prima si serve il dessert, poi la frutta.

Il formaggio si porta in tavola soltanto alla colazione di mezzodì, mai alla sera; la minestra invece si offre soltanto al pranzo della sera e mai a colazione.

Si passano una sola volta il consommé, la minestra, il formaggio, il caffè. Per il caffè è meglio trasferirsi in salotto, dove vengono offerti anche i liquori, accompagnati da cioccolatini, biscottini, pralines e bonbons vari.

Ma ricordate soprattutto che in un pranzo due sono le cose fondamentali (e spesso collegate tra loro): una bella illuminazione e una conversazione briosa.

di Elisabetta Chicco Vitzizzai

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