Le lodi dell’anguilla (Francesco Berni)

bernianguilla
Cortigiano al servizio del Card. Bernardo Dovizi da Bibbiena (autore della oscena commedia Calandria), Berni è l’inventore di un genere di poesia burlesca che prese il nome da lui, e scrisse fra l’altro un capitolo in terzine dedicato alle lodi dell’anguilla, in cui allusioni erotiche e gastronomia si intrecciano fra loro con esiti paradossali. Citiamo due terzine significative di questo capitolo, ricordando che “buona robba” era espressione che indicava una bella e brava meretrice:

L’anguilla è tutta buona e tutta bella,

e se non dispiacesse alla brigata,

potria chiamarsi buona robba anch’ella;

ché l’è morbida e bianca e delicata,

et anche non è punto dispettosa;

sentesi al tasto quando l’è trovata.

Lasciando da parte allusioni allotrie, e concentrandoci sull’anguilla come cibo cucinato (morbida, bianca e delicata), offriamo, per chi volesse mettersi alla prova in cucina, una ricetta, che ha come oggetto proprio l’anguilla tutta buona e tutta bella. cantata dal poeta cinquecentesco.

Spezzatino di anguille

Ingredienti (per quattro persone):

anguille (ripulite e spellate), 800 gr.

gr. 50 di cipolline piccole, 1 bicchiere d’olio, gr. 30 di burro

1 bicchiere vino bianco secco, tre cucchiai di panna

lauro e timo

Preparate le anguille, tagliandole in tronchi di 5 cm. di lunghezza. Sbollentate le cipolline per cinque minuti. Fate saltare in una padella con olio fumante i tronchetti d’anguilla conditi con sale, pepe, timo e lauro sbriciolati. Appena imbiondiscono aggiungete le cipolline. Dopo qualche minuto di cottura, quando vedete il tutto ben rosolato, aggiun¬gete il burro a pezzettini e mescolate per qualche secondo. Bagnate con il vino bianco e continuate la cottura a fuoco moderato per una de¬cina di minuti, continuando a mescolare. Dopo aver aggiunto la panna, lasciate bollire ancora qualche minuto, poi disponete la vivanda in un piatto di portata e servitela ben calda.

Buon appetito!

di Andrea Maia

Andrea Maia per la collana “Leggere è un gusto!” ha pubblicato Colazione con un centauro, Le osterie di Dublino e La contrada di Bengodi

Clicca per leggere gli altri articoli della “cucina in versi”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accetto la Privacy Policy

×