Leggere Jean Claude Izzo vuol dire entrare in un rapporto di pelle con certe strade, locali, con un’umanità disperata, pulsante. Significa farsi assorbire dagli odori: quello del basilico, delle spezie che si trovano nei mercati rionali; ma anche dall’odore di voluttà, di sangue. Effluvi pregnanti che ricordano l’Oriente. Esperienze estreme e accecanti: violente come la passione, la morte, il cibo.
Pierpaolo Pracca conosce la ridondante attenzione che l’autore marsigliese ha nei confronti della cucina e che fa della lettura dei suoi romanzi un’esperienza anche sensuale, che passa attraverso l’evocazione di continue suggestioni gustative, riportate nel saggio L’amore, la morte e il basilico.
Il cibo è veicolo di sentimenti, di cultura, richiamo a un istinto primordiale, musica a cui si torna per nutrirsi. Il cibo nelle sue valenze allegoriche rispecchia le infinite contraddizioni di cui è ricca l’esistenza umana, amore e odio, vita e morte, bene e male, ma anche la capacità di sussumerle e quindi di superarle. Le mette insieme tutte, le comprende nel tentativo di conciliarle, alla ricerca della felicità possibile.
L’amore, la morte e il basilico
La cucina marsigliese di Jean Claude Izzo
Un libro per rileggere l’autore marsigliese e farsi assorbire dai profumi delle sue opere. Il basilico, le spezie dei mercati rionali, ma anche l’odore di voluttà, di sangue, dalle esperienze estreme e accecanti, violente come la passione, la morte, il cibo.
5,49€ – 10,00€
Autore: Pierpaolo Pracca
Pagine: 126
ISBN: N/A
Data pubblicazione: Gennaio 2009
Categoria: Libri letteratura e cibo
Collana: Leggere è un gusto
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